Sai che a Roma… la Sagra del Carciofo Romanesco, che rappresenta uno degli appuntamenti più attesti della primavera, è ormai alle porte?
La 67ª edizione della Sagra del Carciofo Romanesco, anche detto “mammola“, si svolge, come tradizione vuole, a Ladispoli, e quest’anno si terrà dal 7 al 9 aprile.
Il carciofo (Cynara carduluncus) è una pianta dalle numerose proprietà organolettiche e terapeutiche, già conosciuta nella sua forma selvatica dagli antichi egizi, dagli etruschie e dai romani, e lo stesso nome di Cynara deriverebbe dal nome di una bellissima fanciulla. Giove se ne innamorò, ma la gelosia lo tormentava così tanto che alla fine decise di trasformarla in un ortaggio. Nacque così il carciofo, che con il suo colore richiama il gli occhi della ragazza e con le sue spine (assenti però nella variante romanesca) indica le pene che il dio dovette patire. Quasi scontato, a questo punto, appare il rapporto tra il tenero cuore (cimarolo) del carciofo e la dolcezza della giovane fanciulla. Serve specificare che, anticamente, a questa pianta si attribuivano poteri afrodisiaci? 😉
Il nome attuale dell’ortaggio deriva invece dall’ arabo al-kharshûf, e non è un caso che una delle zone in cui si coltivano più carciofi sia proprio la Sicilia, regione che ha sempre potuto vantare importanti scambi con il mondo arabo e che, in particolare, fu dominata dagli Arabi tra l’827 e il 1091.
Ma torniamo alla nostra sagra… Carciofo, ma non solo, perché questo appuntamento è un evento enogastronomico in cui è possibile trovare diversi prodotti locali e piatti della cucina romanesca, ma anche altre tipicità provenienti da molte regioni d’Italia che, in un Paese in cui il cibo è parte integrante del patrimonio nazionale, si riuniscono a Ladispoli per festeggiare tutte insieme quel prezioso dono della natura che è il carciofo, vero protagonista dell’evento.
Il Carciofo Romanesco è grosso, di forma tondeggiante, ha poco scarto ed è perfetto da fare ripieno. “alla romana”, cotto a fuoco lento e condito con pangrattato, aglio, prezzemolo, pepe e abbondante olio, oppure alla “giudia”, tagliato a spirale in modo da eliminare la parte legnosa, fritto nell’olio con il gambo in alto e bello croccante.
Presso i numerosi stand, oltre ad ammirare strabilianti sculture “carciofesche”, potrai assaggiare il carciofo in molteplici varianti: fritto, lesso, grigliato, abbinato ad altri cibi o preparato in forma di salsa. Se non ti è ancora venuta l’acquolina in bocca, provvediamo subito ad accennarti qualche nome evocativo, tipo carciofi alla Giudìa (fritti nell’olio), carciofi alla romana (con pangrattato, aglio, prezzemolo e olio), carciofi ripieni… Come va con l’appetito, adesso?
In occasione della sagra, sono previsti spettacoli, concerti, cabaret e, per chiudere in bellezza, gli immancabili fuochi d’artificio! Del resto, la Sagra del Carciofo Romanesco può vantarsi di essere la 6ª Fiera Nazionale della Regione Lazio, e richiama una grande affluenza di pubblico.
Già prima dell’inizio ufficiale della Sagra comunque, nell’ambito della “Bi-Settimana Gastronomica“, alcuni ristoranti della cittadina offrono menu turistici a prezzo fisso, completamente a base di carciofi.
Ti ricordiamo, infine, che il carciofo romanesco ha ottenuto dal 2002 l’Indicazione Geografica Protetta (IGP) come “Carciofo Romanesco del Lazio IGP“.
Ecco il programma di quest’anno:
E-mail: info@prolocoladispoli.it